Metodi alternativi di comunicazione interna

Ogni azienda ha bisogno di comunicare con i propri dipendenti, ma per la maggior parte delle realtà imprenditoriali ci si concentra sul cliente. Ma se siete tra quelli che vogliono capire come e con quali strumenti approcciarsi ai propri dipendenti, questo articolo vuole darvi una risposta diversa.

Il perché della comunicazione interna

Quando si parla di comunicazione, si fa sempre riferimento a ciò che serve all’azienda per comunicarsi all’esterno. Si pensa ai potenziali clienti e attraverso quali canali o mezzi fargli capire cosa offre l’azienda: catalogo prodotti, sito, profili social, stand fieristici.

Ma anche i dipendenti hanno necessità di entrare in contatto con l’azienda in maniera che vada al di là delle 8 ore di lavoro e dello stipendio a fine mese. Da diversi anni, il numero di persone che cerca un posto di lavoro vivibile aumenta sempre più. I dipendenti vogliono avere la possibilità di proporre alla direzione o alla proprietà le loro idee, vogliono sentirsi ascoltati: vogliono sentirsi persone e non numeri.

Un esempio noto di azienda che ha una relazione significativa con i propri dipendenti è Luxottica. Questa si trasforma in bonus premio, facilitazioni sanitarie per i figli studenti dei dipendenti, riduzione dei giorni di lavoro settimanali, cena natalizia per i dipendenti con cucina di chef stellati, spettacolo musicale con grandi nomi internazionali e così via. Ma senza arrivare a ciò che fa Luxottica, la comunicazione interna è un elemento imprescindibile del successo aziendale, per realtà di qualsiasi dimensione. 

Quali strumenti e obiettivi in una strategia di comunicazione interna?

Già vi ho parlato dell’house organ come valido elemento di comunicazione interna, sempre tenendo presente, però, che gli investimenti necessari alla realizzazione di un prodotto così significativo rendono il mezzo adatto per aziende di grandi dimensioni, per lo più. 

Coltivare relazioni

Obiettivo: crescita dell’individuo e dell’azienda

Strumento: ascolto attivo

Per arrivare a ciò, l’azienda deve aprirsi e permettere ai dipendenti di guardare cosa c’è all’interno: non avete idea da chi possono arrivare buone idee.

Senza dubbio la prima cosa da fare è guardare, prestare attenzione.

Ogni azienda ha dei momenti o degli ambiti in cui l’organizzazione è migliorabile: come chicane in un circuito automobilistico, rallentano lo sviluppo e, di conseguenza, il fatturato.

Solitamente in questi casi il piccolo imprenditore tende a cercare una soluzione da solo, all’interno del proprio ufficio. Quasi mai chiede ai dipendenti il motivo di queste “strozzature”, quasi mai chiede loro se se ne rendano conto e se hanno idee da proporre per risolvere il problema. Solitamente le persone che lavorano ogni giorno su un macchinario, sviluppando sempre lo stesso prodotto, sono quelle che più di altre sono in grado di proporre soluzioni, ma spesso vengono escluse da ambiti decisionali.

Guardare, ascoltare e decidere insieme. Non vuol dire accettare obbligatoriamente ciò che il dipendente propone, ma ascoltare un’idea che probabilmente non sarebbe mai venuta in mente all’imprenditore.

Coinvolgere (o, se volete, creare engagement)

Obiettivo: adesione ai valori aziendali

Strumento: eventi

Per la creazione di una squadra forte, un elemento utile è l’evento. Non è un mezzo facile da utilizzare: capiamoci, non è che organizzando una cena si risolvono eventuali problemi interni. Spesso in un’azienda in cui ci sono problemi relazionali, la cena infatti viene spesso considerata un obbligo. Lo si nota dai dipendenti che seduti al tavolo sono “legati”, non spontanei, parlano poco tra loro. La cosa peggiore è quando l’imprenditore tende a attirare a sé tutte le attenzioni della serata, dimenticandosi il compito più importante che deve assumere: coinvolgere le persone.

In aziende in cui c’è una particolare attenzione al dipendente i momenti di incontro sono fondamentali: cene, aperitivi insieme, giornate a cui vengono invitate anche le famiglie durante le quali tutti svolgono un piccolo compito, e diventa più facile creare legami. Se poi le persone sono adatte, sono molto validi anche le attività di team building. Tutto ciò che crea legame è utile. Tenete sempre presente, però, che non venga interpretato come un obbligo.

Per concludere…

Sarebbe stato più semplice se vi avessi proposto di fare una newsletter oppure regalare biglietti per concerti o eventi sportivi. Ma, come succede con i clienti, anche con i propri dipendenti la relazione umana – SE VERA –  raggiunge risultati impensabili. Cercate di creare legami, non ve ne pentirete.

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