Brand identity: non solo una questione di identità visiva

Il marchio è forse la vostra immagine più rappresentativa e potete imparare a valutarlo, al di là di considerazioni di puro carattere estetico, in modo oggettivo. Ma il marchio – per quanto ben fatto – potrebbe non essere sufficiente a differenziarvi dalla concorrenza o meglio, potrebbe non dare evidenza a caratteristiche vostre e della vostra azienda che potrebbero fare una vera differenza. 

Oltre alla valutazione del marchio sarebbe necessario quindi studiare la propria brand image e sviluppare una propria brand identity. Ok Carlo, grazie dell’info, ma cosa significa?

Perché la creazione di una propria brand identity non è semplice?

Un marchio aziendale è parte della vostra comunicazione e si inserisce all’interno di un più complesso percorso di visibilità che comprende numerosi elementi di comunicazione: la mission, la competenza, i prodotti, la pubblicità, il rapporto con gli utenti, e via dicendo. È l’immagine che volete venga percepita dal mercato. 

Ma al di là dell’immagine, come prima cosa dovete sapere con quale obiettivo state facendo ciò che fate. E qui di solito sorgono le questioni che rendono difficile aver chiaro come costruire la brand identity.

La gente è disposta a seguire un’idea attraverso la persona, non segue un’azienda o un libero professionista che vuole solo vendere un prodotto o servizio. Spesso questo è un problema: se doveste chiedere agli imprenditori (soprattutto qui nel nord-est) cose li spinge a fare ciò che fanno, non saranno molti quelli che vi daranno una spiegazione “sentita”, emozionale, che vada al di là del “guadagnare”.

Il secondo problema (e sì, cari colleghi consulenti di marketing, la parola “problema” non va usata, ma ciò non la elimina dalla vita delle imprese che seguiamo) è che ogni azione che compiamo, a volte anche nella nostra vita privata di imprenditori, contribuisce alla percezione che il nostro mercato ha di noi. 

Semplicemente, provate a pensare al titolare di un’azienda spinta nel rispetto ambientale che viene scoperto non fare raccolta differenziata.

Come costruire la propria brand identity

Vediamo quindi qualche esempio di come potreste dare forza alla vostra esistenza

  1. Siete dei professionisti attenti al vostro impatto ambientale? Potreste promuovere o organizzare eventi legati all’ambiente, seguire e sostenere relatori e giornalisti che si spendono per questo ambito, diventare voi stessi relatori in questi ambiti, creare collaborazioni con associazioni e enti per supportare le attività di gestione dell’ambiente nel vostro territorio o in ambiti più estesi.
  2. Siete un’azienda molto tecnologica? Potreste sponsorizzare borse di studio, creare una vostra Academy interna, senza dubbio dovreste ammodernare con frequenze brevi il vostro parco tecnologico, ospitare presso i vostri centri figure di rilievo nel campo specifico.

Mi sono spiegato? Questi momenti di creazione di una propria brand identity devono però essere “sentiti”, non dovranno mai essere fatti perché “ci tocca farli”. Ciò che non è sentito all’esterno viene immediatamente percepito e condannato, gettando crisi sulle vostre azioni e sulla vostra azienda.

La vostra brand identity deve corrispondere alla vostra brand image. 

Detto in maniera più facile: le azioni che compite con l’obiettivo di trasferire all’esterno l’impronta della vostra azienda e i vostri obiettivi devono corrispondere alla percezione che le persone hanno di voi.

In caso contrario non solo non avrete successo, ma molto probabilmente vi danneggerete da soli.

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments