Da azienda a multinazionale.

Quando sei un’azienda del trevigiano e il tuo maggiore concorrente è una multinazionale cosa fai? Quando hai dei prodotti eccezionali, ma la percezione della tua azienda non corrisponde alla realtà, cosa fai? Quando la multinazionale concorrente spesso vince gare di appalto per la percezione che il mercato ha di lei, cosa fai? Risposta semplice: cambi la percezione che il mercato ha di te. Prima di tutto una revisione radicale dell’impostazione comunicativa aziendale con l’introduzione di rami d’azienda e di un processo comunicativo che arrivasse al mercato in maniera chiara e definita, grazie anche ad una ripulitura degli elementi comunicativi. Poi inizia il progetto più importante: far percepire al mercato la realtà italiana come quella di una multinazionale.

Per arrivare a ciò sono stati coinvolti nel progetto i distributori esteri, a partire dai soci statunitensi. Il progetto prevedeva la reimpostazione della comunicazione di ogni distributore in un format identico Paese per Paese. L’identità del distributore veniva garantita con l’inserimento nella comunicazione del loro marchio, in un’impaginazione definita. Tutte le attività a livello mondiale venivano gestite dall’ufficio italiano, il quale riceveva un minimo fee dai distributori esteri per la gestione della comunicazione, cosa di cui i distributori erano ben felici, l’attività per loro sarebbe stata eccessivamente impegnativa. In breve tempo la multinazionale (di fatto) era pronta. Brasile, USA, Belgio, Giappone, Australia, Svezia, Gran Bretagna hanno aderito immediatamente con entusiasmo, perché commercialmente la forza del gruppo era immensamente superiore a quella del distributore singolo. Una strategia ben studiata può arrivare a fare anche questo.