Il valore del personal branding

In un altro articolo ho parlato del personal branding, portando un esempio di quello che a livello italiano è forse il riferimento migliore: Leonardo Del Vecchio. Ma come si arriva a creare il proprio personal brand?

Punto uno, avviso: il personal branding non è per tutti

Prima di tutto dovete avere un’idea che siete certi possa interessare gli altri, pochi o tanti che siano. Può anche essere un’idea che si leghi ad un prodotto o un evento o un servizio che realizzate con la vostra azienda, ma vi serve un forte argomento attorno al quale raccogliere un pubblico.

Poi vi servono disponibilità economiche. Si tratta di costruire un equilibrio delicato tra farsi vedere il più possibile ed evitare la sovraesposizione mediatica. Tutti i canali devono essere presi in considerazione, soprattutto quelli in cui c’è spazio per presentare la propria idea: interviste, podcast, eventi (organizzati o partecipati), un grandissimo lavoro di ufficio stampa e PR. Tutto ciò ha un costo, soprattutto per la necessità di doverlo mantenere nel tempo e in maniera costante.

Ma cosa più importante di tutte, avete bisogno di tempo, il vostro tempo. Dovrete averne tanto e se state guidando un’azienda avete due possibilità: dovrete togliere tempo alla vostra vita privata oppure dovrete trovare persone fidate che vi aiutino nella gestione della vostra azienda. È importante che organizziate fin dall’inizio il vostro tempo, non potete iniziare e trovarvi a metà strada e rendervi conto che la cosa non è gestibile. Non perderete solo quanto investito nel progetto fino a quel momento, ma perderete molto di più in credibilità. Se avete un’azienda questa mancanza di credibilità si ribalterà sulla vostra attività professionale. Solo una volta che la vostra posizione si sarà consolidata potrete togliere un po’ di tempo al progetto, ma stiamo parlando di anni.

Cosa imparare dal personal branding di Greta Thunberg

Un esempio in merito lo potete trovare in Greta Thunberg, l’attivista per l’ambiente svedese. Lasciamo stare tutte le considerazioni legate alla realtà del suo interesse per l’argomento “ambiente” e lasciamo anche stare se la ragazza all’inizio è stata guidata oppure se fosse realmente una sua scelta. Diamo per certo che tutto fosse mosso da un suo vero interesse per il nostro mondo che sta lentamente (ma forse non tanto) morendo.

  1. Ha un’idea, forte e impattante, di grande interesse per diversi target.
  2. Ha una figura che ben rappresenta la sua idea: ragazza molto giovane, svedese, che parla poco e con sindrome di Asperger. 
  3. Almeno di facciata nessun problema economico, sia perché all’inizio non gli servivano così tanti investimenti, sia perché probabilmente più avanti nel progetto ha avuto anche sponsor.
  4. Ha avuto modo anche di parlare alla sede delle Nazioni Unite per perorare la sua causa, attaccando in maniera forte i grandi del mondo cercando di spronarli a fare qualche cosa.

Ma nel tempo la forza della sua immagine sta scemando e anche le altre ragazze a livello mondiale, come la keniana Elisabeth Wathuti perdono visibilità. Il tempo non è più dalla loro parte. Sostenere nel tempo un progetto, senza che si veda un progresso anche leggero nei risultati, porta a lasciarlo perdere.

Greta, secondo me, ha poi avuto un altro problema comunicativo: non ha tenuto la barra a dritta, come si dice in gergo marinaresco. A fronte di quanto è accaduto in Palestina a Gaza, ha allontanato da sé forse temporaneamente il problema ambientale e ha iniziato ad esprimersi a favore del popolo palestinese. Qui ne faccio una questione di comunicazione, non è questo il luogo per parlare se la ragione sta da una parte o dall’altra.

Tornando a Greta ciò che è successo lo vediamo tutti: se ne parla sempre meno. L’argomento è delicato ed è accettato da pochi, i giornali ne parlano solo se ci sono notizie e fare uno sciopero sempre meno frequentato in Svezia ogni venerdì non fa certamente più notizia.

Cosa imparare dal personal branding di Elon Musk

Chi invece si è costruito un personal brand certamente interessante è Elon Musk. All’inizio ha spinto in maniera forte sugli studi legati alla mobilità elettrica. Le case automobilistiche avevano già da tempo progetti in casa, ma fino a quando il mondo del motore endotermico avrebbe retto, non sarebbero stati presentati. Musk non aveva questo problema, non aveva una casa automobilistica legata al mondo dei carburanti fossili, e ha spinto talmente forte la cosa, iniziando anche a presentare la Tesla, tanto da vendere le auto ancora prima che il mercato le vedesse: solo perché erano a motore elettrico. Ancora oggi è considerato il punto di riferimento nel mondo della mobilità automobilistica elettrica, anche se tutte le case automobilistiche hanno proposte simili, spesso anche migliori.

Allora lui cosa fa? Presenta il progetto Space X. Con questo progetto presenta un’idea che comunque è sempre legata all’attenzione ambientale: il recupero dei razzi che vengono lanciati in orbita per le operazioni spaziali. Arriva a vendere i viaggi spaziali a privati.

Musk aveva un’idea chiara, simile a quella di Greta Thunberg (per quanto quella di Greta mi sembrava molto più sentita e meno economica), l’ha portata avanti anche con delle leggere variazioni che non hanno cambiato la percezione del personaggio.

Certamente ha disponibilità economica, molta disponibilità e tutto il tempo che vuole. L’unica cosa che lo può bloccare oggi è lui stesso: l’acquisto di Twitter (per cambiare il nome in X) e le scelte economiche sulla piattaforma e la posizione oltranzista presa a favore di Trump restituiscono un’immagine meno da filantropo e più da capitalista.

Quale valore scegliete per il vostro personal brand?

Come nel caso di Greta Thunberg i problemi sorgono quando si sposta la concentrazione dall’argomento principale ad altri che non siano direttamente collegati: cambi argomento, quindi cambia il target e se cambia il target non puoi più sfruttare la visibilità che ti eri creato.

Se anche a voi è venuto in mente di avere le caratteristiche per crearvi un vostro brand personale, parliamone. Mi interessa conoscervi.

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