Oggi parliamo di partnership.
Ciascuno di noi per la propria attività si è creato delle collaborazioni, generalmente con fornitori che permette di velocizzare le attività e, conseguentemente, di migliorare il rapporto con il proprio cliente.
A volte siamo noi a essere i collaboratori con cui le aziende vogliono creare delle partnership. Questi sono esempi a cui tutti noi siamo naturalmente abituati, consideriamo questo modo di fare business normale.
Avete mai pensato di estendere questo concetto di partnership? A figure, magari, con cui non è facile abbiate modo di lavorare, figure professionali che entrino in contatto con vostri potenziali clienti, ma da strade diverse da quanto facciate voi.
Vi faccio un esempio.
Io mi occupo di comunicazione, strategie di comunicazione nel particolare; è facile che possa avere tra le mie partnership figure professionali che si occupino di grafica, fotografia, sviluppo siti web, social media manager e ogni professionista che graviti nell’ambito della comunicazione.
Altrettanto interessante, però, sarebbe la creazione di rapporti con interior designer, impiantisti (elettricisti, installatori impianti fotovoltaici, …), organizzatori di eventi o gestori di location, ecc.
Perché, vi domanderete?
Perché questi sono professionisti che facilmente vengono in contatto con aziende in un momento in cui non hanno ancora pensato ad avere una strategia (stanno costruendo una nuova sede, iniziano con un nuovo progetto, …) e la mia attività si potrebbe inserire facilmente.
Ciascuno di noi, se ampliasse la propria visione di business, potrebbe trovare potenzialità fino ad ora inespresse. Ma possiamo spingerci anche più in là. Ha senso dal punto di vista professionale creare connessioni con figure che non rientrano in questi due ambiti?
Certamente sì, è la base di gran parte del business che si crea in tutto il mondo, è definito da una semplice parola: il passaparola. Ho bisogno di un buon vino e un mio amico mi propone un nome; cosa faccio? Ci vado e acquisto.
È necessario che il mio amico sia enologo perché io mi fidi?
Oppure che abbia una cantina o sia comunque inserito nel settore vinicolo o della ristorazione?
Certamente no. Mi fido di lui.
Non saprete mai quale contatto vi possa portare clienti, può essere una nuova persona conosciuta durante una serata in pizzeria.
Comportatevi sempre con trasparenza, educazione, i risultati arriveranno sempre, anche se a volte solo dal punto di vista personale. Ma questo non è un male.