All’imprenditore che dice: “Ho già una pagina Facebook, non investo per fare il sito web, o rifarlo”, vorrei fare comprendere l’importanza del sito aziendale e per farlo inizio citando Henry Ford.
“So che il 50% di ciò che spendo in pubblicità sono soldi buttati via, ma ancora non ho trovato nessuno che mi dica quale è questo 50%”.
La visibilità di un’azienda non è data dalla somma aritmetica di alcuni mezzi che funzionano, mentre altri si possono evitare. Vediamo quindi di sgombrare il campo da certe idee malsane.
Rimanendo in contesto automobilistico, aggiungerei anche che se acquisti un SUV sei conscio che avrai più difficoltà di chi possiede una Smart per il parcheggio al supermercato e che non sarai in grado di fare una gara di automobilismo. Questo concetto forse è un po’ più complicato, meglio spiegarlo.
Gli imprenditori che fanno il ragionamento che ho presentato all’inizio, spesso lo fanno per evitare di occupare (per loro “perdere”) troppo tempo nella gestione degli elementi di comunicazione. Dal momento che la comunicazione online è ancora quella che si comprende meno, si pensa che i diversi canali in realtà siano solo delle sovrapposizioni uno dell’altro, per cui si possa evitare di utilizzarne alcuni.
Ma parlando di comunicazione, a nessun imprenditore verrebbe in mente di fare una campagna pubblicitaria senza prevedere pubbliredazionali. Per il fatto di essere due mezzi che vengono pubblicati su riviste possono essere considerati uno in sovrapposizione dell’altro? Certamente no.
A nessun imprenditore verrebbe in mente avendo un Company Profile di non realizzare brochure di prodotto. Il fatto che siano entrambi mezzi cartacei si possono considerare uno in sovrapposizione all’altro? Certamente no.
Semplificare, pensando con un unico mezzo di raggiungere più obiettivi (il SUV per andare a fare la spesa e le gare) è quasi sempre una scelta sbagliata e qui torniamo a Henry Ford.
Bisogna scegliere i mezzi che si vogliono utilizzare sulla base dell’obiettivo che l’azienda vuole raggiungere, ben consci che alcuni elementi saranno fondamentali e altri molto meno.
Come arrivano le persone a voi?
Mettiamo il caso che partecipiate ad una manifestazione fieristica e che arrivi un contatto e vi faccia i complimenti per lo stand; questo vorrebbe dire che dovete investire tutto ciò che è il vostro budget nello stand lasciando perdere altri mezzi? In realtà il commento della persona è facile arrivi alla fine di un percorso di visibilità di cui voi non siete a conoscenza.
Prima avrà visto una vostra pagina social, sarà poi entrato nel vostro sito web. Vedendo dove sono i vostri punti vendita ne avrà visitato uno e visto i vostri prodotti. Dopo tutto ciò, arrivando alla fiera, avrà visto da distante il vostro marchio (che senz’altro si sarà ricordato dopo avervi visto spesso precedentemente) e sarà arrivato al vostro stand. Magari il percorso sarà stato diverso.
Quali sono i mezzi che consentono a questa persona di arrivare al vostro stand? Voi non lo saprete probabilmente mai.
Quindi, perché pubblicare un sito web e non affidare tutta la vostra comunicazione online ai canali social?
Semplicemente perché gli obiettivi dei due mezzi devono essere diversi. Non posso utilizzare un sito web per comunicare giorno dopo giorno le novità aziendali, così come tutte quelle comunicazioni che dovrebbero portare autorevolezza attorno al mio marchio, così come non posso utilizzare una pagina social per presentare istituzionalmente la mia azienda; con la velocità con cui passa la comunicazione social dopo pochi giorni il messaggio si perderebbe.
I social devono essere mezzi che spostino il navigatore dall’essere curioso a interessato e che lo traghettino dal mondo veloce dei social all’approfondimento, naturalmente più “pensato”, del sito web. Ma ancora di più.
Non tutti i social network funzionano allo stesso modo per tutte le aziende e devono essere diverse anche le modalità con cui vengono utilizzati. Che voi siate un’azienda produttrice del settore idraulico sarà più facile e produttivo che utilizziate un canale professionale come LinkedIn, rispetto ad altri più generalisti come FB e Instagram e certamente non TikTok. Avete un’azienda di abbigliamento giovane? Forse sarà preferibile utilizzare Instagram e TikTok rispetto FB, canale con un target di età decisamente maggiore. Questi esempi sono solo relativi al canale da utilizzare, ma va anche pensata la diversificazione del messaggio.
C’è un’unica certezza in tutto ciò
Come in tutti gli ambiti aziendali, anche nella comunicazione senza una strategia il rischio di spendere e non di investire è alto, se le decisioni vengono prese sulla base degli stimoli del momento e senza ragionare su un progetto a lungo periodo. La strategia deve essere differenziante, i vostri clienti devono sapere prima di tutto perché scegliere voi.
Come avete differenziato i mezzi e gli obiettivi della vostra comunicazione? Riuscite a sviluppare una strategia? Se volete, parliamone insieme.